
Foto di Luigi De Palma
In una lettera Cechov lamentava la recitazione convenzionale di un attore e, accalorandosi, diceva che nella vita si recita con gli occhi e con il tono della voce. Scegliere di affrontare Cechov come argomento di questa masterclass nasce dalla volontà di mettere al centro del palcoscenico l’essere umano, che del resto è la materia che il drammaturgo ha sempre raccontato e trattato.
La masterclass, attraverso l’osservazione della realtà e dei suoi meccanismi, ha come obbiettivo quello di dare all’attore nuovi o ulteriori strumenti d’approccio al proprio lavoro, allo studio del copione e alla creazione del personaggio. Quello che vediamo ogni giorno negli esseri umani, il loro modo di agire e di comportarsi, è dettato dalla coesistenza simultanea di varie condizioni che spesso agiscono senza controllo e apparentemente senza motivo, emergono e basta. L’attore deve però sapere riconoscere, processare, scomporre e riprodurre quello che osserva per poter rendere vitale la sua interpretazione.
La masterclass mira a dare degli strumenti semplici e precisi per potersi relazionare con la complessità della vita e di un testo teatrale senza esserne sopraffatti o confusi analizzando uno alla volta tutti gli strati (o livelli) che condizionano l’interpretazione.
Silvio Peroni